Alberto Pian Il ritorno in classe: come recuperare il giusto ritmoLe vacanze di Natale rappresentano uno stacco per tutti gli insegnanti e gli studenti. Uno stacco ricco di soddisfazioni, gradite sorprese, riposo. Non sarebbe terribile dunque rientrare di colpo fra assillanti regolamenti burocratici, verifiche istituzionali, valutazioni selettive e quant'altro? Ecco allora quello che vi serve! Un cuscino morbido per attutire la cadutaAnche se ci sono compiti da svolgere e da correggere, lezioni da studiare o da preparare, il clima natalizio è unico nel suo genere. Pone tutti in una condizione che potremmo definire come "ludica", leggera. È possibile quindi passare di botto dall'incantata atmosfera natalizia alla tempesta della quotidiana fatica? Noooo, direte voi. Noooo, sottolineo io. E quindi? Quindi ci vuole un passaggio intermedio, un ponte, una transizione, uno strumento di atterraggio, un cuscino morbido per attutire la caduta. Come, dite che non lo avete? E invece sì, certo che ne disponete e che sapete di che cosa si tratta. È uno strumento che ci consente di apprendere e di insegnare in modo divertente, stimolando la creatività dei nostri studenti, che ci permette di scrivere e di racontare, ma anche di sintetizzare, che ci permette di lavorare con i linguaggi visuali, con la fotografia e l'illustrazione, anche senza saper fotografare e disegnare, che ci permette di parlare a tutti, piccoli e grandi, che ci permette di essere immediatamente più "comprensibili" e, allo stesso tempo, complessi, che ci permette di integrare tutti nella stessa attività. Sto parlando del linguaggio dei Comics. Torniamo a scuola con un bel progetto!Comics per insegnare, quindi per raccontare contenuti; Comics per appendere, quindi da creare in classe o casa; Comics per lavorare in gruppo; Comics per l'integrazione; Comics come sussidi didattici; Comics come strumenti compensativi. Un fumetto sui poeti Un fumetto sulla Rivoluzione americana Non banalizziamo il fumetto, parliamo di Graphic NovelChe cosa vuol dire Graphic Novel? In origine, il termine si riferiva ad un tipo di pubblicazione ben preciso: la locuzione compare infatti per la prima volta su un fumetto statunitense del 1978, A Contract with God, and Other Tenement Stories. A Graphic Novel di Will Eisner con cui tradizionalmente si inaugura la nascita di un nuovo genere fumettistico, in forma di romanzo, relativamente lungo, senza le interruzioni tipiche delle strisce e rivolto a un pubblico adulto. Caratteristica frequente del genere è inoltre l’ambientazione realistica delle vicende e le tematiche attuali o di rilevanza storica, a cominciare dai due esempi più celebri, Maus di Art Spiegelman (1986 - 1991) e Persepolis di Marjane Satrapi (2002 - 2003), e tipica anche di molte storie a fumetti italiane contemporanee. Nell’uso attuale, tuttavia, l’espressione viene spesso usata dal mercato editoriale per indicare tutta una serie di pubblicazioni estese in forma di fumetto, fino a includere manga giapponesi, collane e raccolte di strisce. Rivista dell’esercito USA “Preventive Maintenance Monthly” 1951 - 1971. Primo instructional comics, formazione a fumetti. La Graphic Novel per l'Accademia della CruscaLa locuzione graphic novel è composta dalle parole inglesi graphic ‘grafico’ e novel ‘romanzo’ (…) romanzo grafico, romanzo a fumetti e anche romanzo per immagini (…).
Il sintagma circola in testi italiani dai primi anni ’90, con esempi già del 1993 dal “Corriere della Sera” e dalla “Repubblica”. Dunque quello del graphic Novel è un linguaggio serio, culturalmente elevato, strutturato, che ha tutta la sua dignità. Osservate qui sotto, per esempio, come uno studente si è ispirato a fonti storiche autentiche per raccontare la storia della Primavera di Praga. I commenti sono chiusi.
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Didattica"Certamente tutti coloro che ci davano, che ci offrivano la possibilità di conoscenza, anche di cose a noi lontane, facevano un'opera didattica veramente importante.“ Vuoi ricevere le nostre news?
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Marzo 2020
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